giovedì 21 marzo 2019

Simmetria e Asimmetria nel Simposio: Amore e l’Ermafrodito

Circa l'origine di Eros, nel Simposio, degna di nota è l'argomentazione fornita da Socrate. Si narra che nel banchetto organizzato da Agatone, cui partecipò il filosofo ateniese, il tema del giorno era proprio l'Amore.
Amore è originato da due genitori dai caratteri diametralmente opposti: possiamo dunque affermare che fra questi ultimi vi è unevidente asimmetria in quanto Poro, il padre, è coraggioso, risoluto e intento a filosofare, invece Penìa, la madre, è emblema della povertà, dello squallore e dellignoranza.
Dunque, Amore, in quanto figlio, presenta una evidente somiglianza con i genitori: è povero, scalzo e peregrino, ma al tempo stesso audace, cacciatore tremendo e filosofo. Egli, solitamente visto al pari di un dio, è quindi meglio raffigurabile come il centro di due mondi asimmetrici: uno, quello di Penìa, più misero ed umano; l'altro, quello di Poro, ultramondano ed elevato. La personalità di Amore, quindi, presenta una sorta di equilibrio, di simmetria, tra questi due mondi così lontani e opposti.
Inoltre Amore presenta unaltra somiglianza con Afrodite: da quest'ultima egli ha ereditato la bellezza fisica e lamore per il bello, poiché furono concepiti nello stesso giorno.
Ma, essendo Amore amante del bello e la filosofia amore per il bello, si può dunque notare unulteriore simmetria tra Amore e la filosofia stessa, in quanto egli si rivela amante del bello, quindi filosofo.

Ciò che più ci colpisce, però è il discorsodi Aristofane, che introduce la figura di ermafroditoEgli racconta che in passato cerano tre generi fra gli uomini: il maschio, la femmina e lermafrodito. Questultimo era un essere perfetto: egli comprendeva sia i caratteri della donna che i caratteri delluomo. Dunque presentava una struttura che manifestavaequilibrio e simmetria proprio grazie alla duplice natura da cui era formato. Inoltre la forma e il modo di muoversi degli ermafroditi era circolare, dunque rispecchiava lideale di perfezione del mondo classico rappresentato dalla più simmetrica delle forme geometriche: il cerchio. Ma Zeus, adirato per la perfezione e larroganza di questo essere, decise di punirlo e di dividerlo a metà. Da questo gesto, secondo Aristofane, deriva la ricerca, da parte di ogni essere vivente, della sua parte complementaresimmetrica, senza la quale si sente imperfetto e incompleto. Ma, successivamente, apprendiamo che,pur trovando la propria metà, lessere umano non raggiungerà mai la perfezione e la felicità completa, in quanto la simmetria e lequilibrio, che caratterizzavano in passato il genere dellermafrodito, rimarranno sempre un desiderio ed un obiettivo mai raggiunto completamente. Possiamo dunque notare una profonda asimmetria tra lo stato iniziale e quello finale degli uomini: essi, in principio, sono esseri perfetti e felici legati alla propria parte complementare; poi, una volta separati, divengono tristi e imperfetticostantemente alla ricerca della loro metà simmetrica per ritornare ad essere completi.
Infine Aristofane ci fa capire quanto sia importante essere benevoli verso Amorepoiché, solo grazie al suo intervento, gli uomini possono tentare di ricongiungersi con la propria metà e di appagare il loro desiderio di ritrovare lo stato di simmetria ed equilibrio sottratto da Zeus. Desiderio senza fine, sia chiaro, perché la simmetria resta sempre una meta, mai una conquista compiuta. 

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