lunedì 25 marzo 2019

PADRI E FIGLI TRA SIMMETRIA E ASIMMETRIA


DA PLAUTO A TERENZIO PASSANDO PER IL LIBRO UNODISSEA
DI D. MENDELSOHN

Nella società dellantica Roma una figura emblematica è quella del pater familias che, secondo il diritto romano, non solo era lunico a potersi occupare del nucleo familiare da un punto di vista economico e gestionale (detenendo solo lui il diritto di possedere la res familiaris), ma aveva anche potere di vita o di morte su ogni componente della familia, dunque leducazione impartita ai giovani romani era basata sul timore del padre.

Un pater familias servito da alcune ancelle
che si rivolge al giovane figlio
Con Plauto vediamo che il personaggio del pater familias, come tutte le maschere plautine, viene stereotipato in un vecchio scorbutico e soprattutto avaro. Ciò che il commediografo mette in evidenza è la contrastata relazione tra padre e figlio, diretta conseguenza della subordinazione del giovane al genitore. Tuttavia lo scopo principale di Plauto era generare la risata del pubblico e per fare ciò egli metteva spesso in scena situazioni surreali e irrealizzabili. Infatti in Plauto lasimmetria del rapporto tra il pater familias e ladulescens (implicata dalla posizione di potere del primo nei confronti del secondo) viene in un certo modo ribaltata: il padre diventa infatti vittima delle azioni e delle decisioni del figlio o, comunque, dei suoi aiutanti.  Nel libro di Daniel Mendelsohn, UnOdissea, che racconta del rapporto dello scrittore con suo padre facendo riferimento allOdissea di Omero, ci viene presentato un padre che viene a trovarsi in una posizione di dipendenza dal figlio. Infatti il padre dello scrittore decide di partecipare ad un seminario sul poema omerico tenuto dallautore, professore di Lettere classiche.  Dunque sia Plauto che Mendelsohn ci presentano un evidente ribaltamento dei ruoli: il commediografo con ladulescens che inganna il padre, lo scrittore americano presentandoci un padre (che nella società è visto come colui dal quale i figli possono apprendere innumerevoli lezioni) che si ritrova ad essere un alunno di suo figlio. Tuttavia il legame tra Daniel Mendelsohn e suo padre è ovviamente molto differente da quello tra il pater familias e i suoi figli nellantica Roma: si tratta di una relazione comunque complicata, ma il motivo di questo tacito contrasto sta nelle diverse personalità dei due: il padre schivo e serio, è stato un professore di matematica e ha sempre lavorato nel settore scientifico, mentre il figlio, uomo assai sensibile, è da sempre appassionato alle materie umanistiche. I due sono quindi due personalità opposte che hanno una relazione alla pari in quanto nessuno dei due esercita potere sullaltro: nel loro rapporto c’è dunque una sorta di simmetrico equilibrio. Ma questo legame tra padre e figlio non è solamente proprio della società contemporanea: già nel II secolo a.C., con la diffusione del pensiero e dei costumi ellenici anche a Roma, un altro commediografo, Terenzio, frequentando il Circolo degli Scipioni, si avvicinò al concetto di humanitas, che indicava il rispetto per luomo in quanto tale, a prescindere dalla sua posizione sociale ed economica. Questo nuovo pensiero, che poneva tutti gli individui sullo stesso livello, portò Terenzio a proporre un nuovo tipo di figura paterna nelle sue opere. Il pater familias assume quindi un aspetto più umano: egli mostra le sue fragilità, come nel caso dellHeautontimorumenos, opera in cui un giovane innamorato di una ragazza più povera e biasimato dal padre, per sfuggire ai suoi rimproveri va via di casa; il vecchio, pentendosi della propria intransigenza, si dà ad una vita piena di sofferenza fisica lavorando ininterrottamente nei campi, per poi ricongiungersi al figlio alla fine della rappresentazione. Questo nuovo tipo di padre implica anche un innovativo metodo educativo, basato sullindulgenza e sulla fiducia reciproca. Micione, uno dei personaggi degli Adelphoe, afferma: Quello che hai conquistato con la benevolenza, (tuo figlio) lo fa spontaneamente, si sforza di ricambiarti;[]Questo è il compito del padre, abituare il figlio a comportarsi di sua volontà e non per timore degli altri. Qui sta la differenza tra padre e padrone.” 
Scena tratta dal film "Nebraska" di A. Payne

Un simile cambiamento nella personalità del padre si trova anche nel libro di Mendelsohn il quale, allinizio, ci presenta suo padre quasi come uno sconosciuto, una persona per cui prova affetto, ma che non conosce abbastanza. Infatti lanziano Jay Mendelsohn non è stato un padre tenero, seppur abbastanza presente per i propri figli e ha sempre avuto un atteggiamento sprezzante e distaccato. Nel corso della narrazione, leggendo insieme lOdissea, i due riescono ad imparare qualcosa luno dellaltro e, alla fine, Daniel scoprirà il lato fragile di suo padre che era stato per anni nascosto dietro laspetto severo. Dallapparente asimmetria delle loro personalità, quindi, si giunge a una consapevolezza simmetrica dei propri pregi e difetti.

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